La natura ha devastato il nord ovest africano
In Libia oltre 2mila morti per un'inondazione, in Marocco oltre 2,8mila morti per il terremoto, La natura ha devastato il nord ovest africano

In Libia oltre 2mila morti per un’inondazione, in Marocco oltre 2,8mila morti per il terremoto, La natura ha devastato il nord ovest africano

La natura ha devastato il nord ovest africano 

l’Uragano Daniel ha provocato una disastrosa inondazione a Derna, nella libia orientale, il terremoto ha raso al suolo l’Alto Atlante, la natura ha devastato il nord ovest africano 

Il passaggio dell’Uragano Daniel ha provocato violente inondazioni nella zona di Derna, nella Libia orientale, che è stata sommersa dalle acque. Da fonti governative cirenaiche nella città di Derna, che ha 100mila abitanti, ci sarebbero 2mila morti e diverse migliaia di dispersi. Il terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito l’Alto Atlante in Marocco nella notte dell’8 settembre ha causato oltre 2,8mila vittime.

La natura ha devastato il nord ovest africano
Il passaggio dell’Uragano Daniel ha provocato violente inondazioni nella zona di Derna

L’Uragano Daniel

A Derna sono crollate due dighe contemporaneamente che, secondo fonti locali, hanno riversato oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua generando devastanti inondazioni. La zona colpita ospita giacimenti e terminali petroliferi e l’attività è stata drasticamente ridotta. L’Uragano Daniel, caratterizzato da un’enorme quantità d’acqua riversata al suolo, nei giorni scorsi aveva colpito anche Grecia, Turchia e Bulgaria causando altre 27 vittime. Nel fine settimana ha raggiunto terra in cirenaica colpendo un’area che va da Bengasi a El Beida. Daniel ha scaricato tra i 50 e i 250 mm d’acqua con venti che hanno toccato i 180 chilometri orari.

La natura ha devastato il nord ovest africano
Il movimento ondulatorio è durato una trentina di secondi e ha causato danni ragguardevoli.

Il terremoto in Marocco

Lo scorso 8 settembre una scossa di magnitudo 6,8 e profondità 18,5 chilometri ha colpito il centro del paese a 72 km da Marrakech. Il movimento ondulatorio è durato una trentina di secondi e ha causato danni ragguardevoli. Da un primo bilancio le aree più colpite  sono le province di Al Haouz con 1.452 vittime, Taroudant con 764 e Chichaoua con 202. Di seguito anche le province di Ouarzazate con 38 morti, Marrakech (18), Azilal (11) e la prefettura di Agadir (5). La decisione del governo marocchino di accettare soccorsi solo da quattro paesi (Spagna, Gran Bretagna, Emirati Arabi Uniti e Qatar) ha stupito la comunità internazionale. Il ministero degli interni si è giustificato sostenendo che una mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente.

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