Colpo a ‘ndrangheta. Demolizione a Melissa: Fine a un Ecomostro ‘Ndranghetista

Nella frazione Torre Melissa, in Calabria, è stato demolito il palazzo Mangeruca, un ecomostro confiscato alla ‘ndrangheta che per decenni ha rappresentato un simbolo del potere mafioso nella regione.

L’operazione di abbattimento è stata presenziata dal ministro Luca Ciriani, dal vice ministro Francesco Paolo Sisto, dal presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto e dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi.

Per demolire l’edificio di sei piani, adibito a mobilificio, sono stati utilizzati 400 chili di esplosivo distribuiti in migliaia di microcariche.

Cliccando sul link seguente di Rai News, si vede il crollo

L’immobile era stato sequestrato alla ‘ndrangheta nel 2007 durante l’operazione Piazza Pulita condotta dai carabinieri con il coordinamento del procuratore Pierpaolo Bruni.

La confisca definitiva risale al 2012, ma l’edificio è rimasto inutilizzato nel patrimonio dell’Agenzia dei Beni Confiscati.

Nel 2022, grazie alla collaborazione tra la Regione Calabria e il comune di Melissa, è stata presa la decisione di abbatterlo per dar vita a un’area camper da 35 posti.

Il progetto, finanziato con 700 mila euro dalla Regione, ha finalmente cancellato un simbolo di potere mafioso.

L’azienda Lavori Stradali di Crotone ha gestito la demolizione utilizzando microcariche per far implodere l’edificio.

Le operazioni sono state monitorate dal Centro Coordinamento Soccorsi nella Prefettura di Crotone, che ha seguito tutte le fasi preparatorie e conseguenti alla deflagrazione, coordinando ogni momento in stretto contatto con la cabina di regia sul posto.

La demolizione del palazzo Mangeruca rappresenta una vittoria contro la criminalità organizzata

E il progetto di trasformare l’area in un’area camper segna un passo avanti nella riappropriazione di spazi confiscati per il bene della comunità.

Demolizione a Melissa: Fine a un Ecomostro ‘Ndranghetista

L’immobile era stato sequestrato alla ‘ndrangheta nel 2007 durante l’operazione Piazza Pulita condotta dai carabinieri con il coordinamento del procuratore Pierpaolo Bruni.

La confisca definitiva risale al 2012, ma l’edificio è rimasto inutilizzato nel patrimonio dell’Agenzia dei Beni Confiscati.

Nel 2022, grazie alla collaborazione tra la Regione Calabria e il comune di Melissa, è stata presa la decisione di abbatterlo per dar vita a un’area camper da 35 posti.

Il progetto, finanziato con 700 mila euro dalla Regione, ha finalmente cancellato un simbolo di potere mafioso.

La demolizione del palazzo Mangeruca rappresenta una vittoria contro la criminalità organizzata

e il progetto di trasformare l’area in un’area camper segna un passo avanti nella riappropriazione di spazi confiscati per il bene della comunità.

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