Escrementi di topo. Nas: in 1.000 mense scolastiche irregolarità per il 27%, 13 punti di cottura chiusi e 700 kg di derrate sequestrate.

Escrementi di topo. Nas:18 gestori deferiti per frode e inadempimento contrattuale, trovate:

Carenze igienico-sanitarie, strutturali e gestionali e Mancanza di tracciabilità e comunicazione allergeni

I Nas dei Carabinieri, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto una campagna di controlli nelle mense scolastiche di tutta Italia.

Nell’ultimo mese sono state ispezionate circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva.

Aziende che operano in mense di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia agli istituti superiori e universitari, sia pubblici che privati.

Dai controlli sono emerse irregolarità in 257 casi, pari al 27%.

Le violazioni riguardano principalmente la gestione e conservazione degli alimenti, le condizioni igienico-sanitarie dei locali di preparazione dei pasti.

E la mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto.

In 13 casi, per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di aree cucina/depositi alimenti.

Tra questi, è stata eseguita la chiusura di un asilo nido in provincia di Taranto, il cui approvvigionamento idrico avveniva con acqua non idonea per usi alimentari.

Complessivamente sono stati sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità.

Derrate scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.

In 18 casi, i gestori dei servizi-mensa sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per frode ed inadempienza in pubbliche forniture, per aver confezionato pasti in qualità e grammatura inferiore a quello pattuito.

La maggioranza delle irregolarità ha riguardato, invece, carenze strutturali e gestionali nella preparazione dei pasti, la mancanza della tracciabilità degli alimenti

E anche l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni, essenziale per la prevenzione di possibili episodi di reazione allergica.

Tra gli interventi più significativi segnalati dai Nas, figurano:

La chiusura di un centro di cottura – catering in provincia di Lecco, dove sono state riscontrate gravi carenze organizzative, strutturali ed igienico sanitarie.

La rilevazione di carenze igienico-sanitarie in un centro di preparazione pasti della provincia di Reggio Emilia:

sono state trovate carcasse di insetti blatte, escrementi di roditori e pavimentazione danneggiata.

Il deferimento all’Autorità giudiziaria della legale responsabile di uno stabilimento di produzione pasti della provincia di Trapani, per inadempimento ai contratti di pubbliche forniture.

La sospensione dell’attività di laboratorio cucina presso due scuole per l’infanzia della provincia di Caserta, sprovviste di autorizzazione.

La sospensione dell’utilizzo dell’area adibita a refettorio di un asilo nido della provincia di Taranto, attivo in assenza di autorizzazione e con approvvigionamento idrico non idoneo.

Il deferimento all’Autorità giudiziaria del titolare di una società che gestisce la mensa di un istituto comprensivo statale della provincia di Rieti

per aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal relativo contratto d’appalto

ed omesso di indicare le informazioni obbligatorie sulla presenza di sostanze o prodotti contenenti allergeni.

Le persone deferite all’Autorità giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.

Condividi sui social