17 Novembre 2024 10:03
La Guardia di Finanza di Bolzano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 soggetti per una Frode Iva intracomunitaria
Frode Iva intracomunitaria a Bolzano
Eseguendo un provvedimento del GIP di Padova, conseguente alla Frode Iva intracomunitaria, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bolzano hanno arrestato 18 soggetti.
L’imputazione per i destinatari del provvedimento è associazione a delinquere, finalizzata alla frode Iva intracomunitaria, al riciclaggio e autoriciclaggio.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Bolzano hanno eseguito l’operazione con la collaborazione di altri Reparti del Corpo delle province di Padova, Rovigo, Venezia, Vicenza, Lecco, Bologna, Milano e Roma.
La procura europea
La procura europea (EPPO) della sede di Venezia ha diretto le indagini eseguite dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e del Gruppo del capoluogo altoatesino.
La notizia è riportata su ANSA Veneto.
Le indagini erano iniziate nel 2020 nel settore del commercio di materiale da cancelleria e di consumo per le apparecchiature di stampa.
Il prezzo di vendita di tali prodotti, particolarmente conveniente e non in linea con i prezzi di mercato, ha suscitato dubbi e ha portato ad approfondimenti.
Le indagine hanno rivelato l’esistenza di un’articolata frode, architettata da due imprenditori di origine padovana.
30 indagati
Costoro avevano promosso un’associazione per delinquere composta da oltre 30 indagati.
La combriccola, avvalendosi di un reticolo di società, importava omettendo sistematicamente il versamento dell’Iva dovuta.
Le società che curavano l’importazione in Italia di tali prodotti erano dislocate prevalentemente nel Triveneto e in numerosi Paesi dell’Unione Europea.
Al termine delle indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova, su richiesta del Procuratore Delegato Europeo dell’ufficio di Venezia, ha emesso la misura.
Tre sono le misure di custodia cautelare in carcere, otto agli arresti domiciliari, tre all’obbligo di dimora e quattro divieti ad esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese.
Inoltre i militari hanno sequestrato denaro, disponibilità finanziarie, automezzi ed immobili, per un valore di 58 milioni di euro.
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