Somma Lombardo (VA). Affidata in prova si prostituiva in casa, torna in carcere.

Una 41enne residente in provincia di Varese, con precedenti penali per reati afferenti alla prostituzione ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stata nuovamente incarcerata.

Motivazione? Aver violato gli obblighi imposti dall’affidamento in prova al servizio sociale.

La donna, che scontava la misura alternativa presso l’abitazione di alcuni parenti, è stata sorpresa a prostituirsi in casa.

Gli interventi delle forze dell’ordine hanno appurato una condotta di vita poco in linea con gli obblighi imposti dalla misura, come:

l’obbligo di non commettere reati, di rispettare le leggi e di non frequentare persone con precedenti penali.

L’Ufficio di Sorveglianza di Varese ha quindi disposto il ripristino della detenzione in carcere. La donna dovrà scontare il residuo della pena in carcere.

Questo caso evidenzia l’importanza del rispetto degli obblighi imposti dall’affidamento in prova al servizio sociale.

Questa misura alternativa alla detenzione è finalizzata alla rieducazione del condannato e al suo reinserimento sociale.

Tuttavia, se il condannato non rispetta gli obblighi imposti, la misura può essere revocata e il condannato può essere nuovamente incarcerato.

Non è il primo caso scoperto a Somma, l’ultimo della serie:

Somma Lombardo: sfruttamento della prostituzione arrestata 45enne

Sabato 15 luglio, la Polizia di Stato di Gallarate ha dato esecuzione alla Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari

ed al decreto di sequestro preventivo emessi dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una quarantacinquenne italiana residente nella provincia di Varese indagata per i reati di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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