6 Ottobre 2024 07:01
ROS, sgominata un’associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina.
24 Aprile 2024, blitz dei Carabinieri del ROS nella mattinata odierna, in collaborazione con la Brigata di Lotta alla Criminalità Organizzata di Brasov (Romania), nelle provincie di Udine, Brescia e Vicenza, hanno dato esecuzione a perquisizioni nei confronti di 6 indagati per Associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina emessi dalle Autorità giudiziarie italiana e rumena.
Contestualmente il citato ufficio di polizia, su mandato dell’AG romena e per il medesimo delitto ha dato esecuzione a un provvedimento cautelare coercitivo a carico di 10 soggetti residenti in Romania e a 2 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati residenti in Austria.
L’operazione “Déjà-Vu” del ROS è stata avviata su delega della Procura della Repubblica di Udine -a seguito del rintraccio di 45 migranti sul confine italo-sloveno in prossimità del territorio del comune di Cividale del Friuli (UD)- al fine di accertare l’eventuale esistenza di una più ampia e ramificata organizzazione.
Contestualmente al rintraccio dei migranti, sono stati deferiti a piede libero due cittadini egiziani A.W. e G.M. ed un cittadino pakistano M.R., regolarmente residenti in Italia, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Approfondimenti
Gli approfondimenti svolti nella prima fase dell’indagine – oltre ad acclarare che lo spostamento dei migranti avveniva dietro corresponsione di consistenti somme di denaro sfruttando circuiti internazionali di money transfer– hanno evidenziato i collegamenti di uno dei soggetti denunciati con una più vasta organizzazione specializzata nel trasporto migranti con base in Romania.
Le indagini
L’indagine si è quindi sviluppata in cooperazione di polizia e giudiziaria con le Agenzie Europol e Eurojust, per via delle convergenze investigative rilevate nell’ambito delle indagini “Dèjà-Vu” e “Prince”, condotte rispettivamente dal ROS e dalla Polizia romena.
Associazione criminale transnazionale
La collaborazione tra i due uffici di polizia ha quindi consentito di ricostruire gli assetti di un’ associazione criminale transnazionale dedita alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina, di identificare i vertici in 3 pakistani residenti in Romania e altri15 tra pakistani e romeni incaricati della gestione e del trasporto dei migranti in territorio romeno, italiano e austriaco.
I Clandestini entravano dalla Romania.
In particolare, i clandestini dapprima venivano fatti entrare in Romania, utilizzando visti di lavoro per assunzioni fittizie presso aziende riconducibili all’organizzazione, per poi essere trasferiti, nascosti a bordo di mezzi pesanti, in Italia ed Austria con la collaborazione di altri sodali pakistani e rumeni legalmente residenti nei citati paesi.
Italia punto di arrivo di migliaia di migranti clandestini.
Dagli anni ’90 in poi l’Italia è diventata punto di arrivo per migliaia di migranti, dall’Est Europa prima, dall’Africa Subsahariana e dal Medio Oriente dopo.
La sua posizione dislocata nel Mar Mediterraneo l’ha resa uno dei principali Stati di approdo europei, insieme a Spagna e Grecia.
Solo nell’anno 2004 si contano 13.635 sbarchi.
Nel 2005 le cifre salgono a circa 22.939 in merito agli sbarchi via mare.
Nel 2020 più precisamente nel mese di agosto, si arriva a 16.822, sbarchi di migranti provenienti dall’Egitto, Tunisia, Bangladesh, Siria e Afghanistan.
Mentre nel 2022 sempre secondo i dati del Viminale, dal primo gennaio 2022 al 30 dicembre sono arrivate, nel nostro paese 104.061 persone.
Ma veniamo ai giorni nostri nel 2023, come emerge dai dati pubblicati sul sito del Viminale, nell’arco di tempo che va dall’8 al 15 settembre gli sbarchi in Italia si aggirano a 127.207 migranti, INSOMMA NON CI VUOLE UNA SCIENZA PER CAPIRE CHE C’è UN BIUSINESS DIETRO A QUESTI FLUSSI …
Certo la Legge c’impone l’integrazione nel contesto nazionale, la tutela della persona e della loro libertà peculiarità che caratterizzano l’ordinamento costituzionale italiano.