22 Novembre 2024 09:33
Il Gruppo di Lettura esplora le Profondità di ‘Molto forte, incredibilmente vicino’ con il Gruppo di Lettura dell’Università Senza Età e la Biblioteca Comunale di Sesto Calende
L’Università Senza Età, in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Sesto Calende, è lieta di annunciare il lancio del nuovo gruppo di lettura dedicato al romanzo a ‘Molto forte, incredibilmente vicino’ il secondo romanzo di Jonathan Safran Foer.
Gruppo di Lettura. Pubblicato nel 2005 è uno dei primi romanzi ad affrontare il tema degli attacchi terroristici dell’11 settembre.
‘A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: “C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”.
È l’11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare.
Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all’enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l’incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita’
L’appuntamento è fissato per martedì 16 aprile 2024 alle ore 17:45 presso la Biblioteca Comunale di Sesto Calende.
Questo evento offre un’opportunità unica per gli amanti della lettura di esplorare insieme le profondità e le sfumature di questo affascinante romanzo.
Il gruppo di lettura è aperto a tutti coloro che desiderano immergersi nell’universo letterario.
Non è richiesta alcuna esperienza precedente; basta avere voglia di condividere liberamente le proprie idee, valutazioni e sensazioni suscitate dalla lettura del libro.
Anche coloro che non hanno ancora letto il libro sono i benvenuti e potranno partecipare in qualità di uditori.
La partecipazione è gratuita e ne è suggerita l’iscrizione a iscrizioni@unisenzaetà.it
In alternativa potrete recarvi in Biblioteca Comunale per avere ulteriori informazioni e dettagli sull’evento. La potrete contattare anche telefonicamente allo 0331-928160 o inviando una email a [email protected]
Unisciti a noi per un’esperienza di lettura coinvolgente e arricchente! Vi aspettiamo numerosi.
Il libro interseca sostanzialmente due storie che si alternano: quella di Oskar Schell, un bambino di nove anni, e quella dei suoi nonni paterni. Oskar ha un dolore incolmabile: ha perso il padre adorato, Thomas Schell, nell’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. Oskar è un bimbo sveglio e stracolmo di creatività, fantasia, sensibilità, curiosità ed intraprendenza. Frugando nel ripostiglio del padre, dentro ad un vaso trova una chiave con una scritta: Black. Si mette a cercare tutti i Black di New York per sapere a chi appartenga e cosa apra. Organizza i nomi in un elenco, divisi per quartieri e comincia a far visita ad ognuno di loro. Dopo ricerche ed incontri strani verrà a capo dell’apparente e banale mistero.
Più complesso l’intreccio della storia dei nonni. Oskar vive con la madre Linda e la nonna, la madre di Thomas. Il nonno paterno non l’ha mai conosciuto così come Thomas non aveva mai conosciuto suo padre. La nonna di Oskar era emigrata in America dalla Germania poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Qualche mese dopo il trasferimento, camminando per New York aveva incontrato, per caso, il fidanzato della sorella Anna morta a Dresda in un bombardamento. L’uomo era rimasto distrutto da quella perdita e aveva smesso di parlare. Comunica solo scrivendo sui diari e mostrando i palmi delle mani su cui ha tatuato le parole “SÌ” e “NO”.
La donna gli chiede insistentemente di sposarla. Lui è riluttante ma acconsente stabilendo rigide regole di convivenza e delimitando con delle strisce sul pavimento gli spazi della casa ciascuno destinata ad una precisa funzione. Lei però desidera un bambino e alla fine rimane incinta ma fa di tutto per nasconderlo. Quando costretta dai tempi, glielo comunica, lui non regge e fugge. Ha paura della vita. Ma decenni dopo quando troverà tra l’elenco delle vittime delle torri, il nome del figlio, si ripresenta alla porta della moglie. Lei è turbata ma non lo scaccia, lo costringe però a rimanere in incognito nell’appartamento, come “l’inquilino” e gli fa promettere di non farsi vedere e soprattutto di non farsi riconoscere dal nipote. I due però finiscono casualmente per incontrarsi. “La vita è più spaventosa della morte” confesserà in incognito all’ignaro nipote davanti alla bara vuota del figlio, riesumata da entrambi di nascosto una notte, e che riempirà con le centinaia di lettere che gli aveva scritto e mai spedite.
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