Cinque arresti in provincia di Ancona per traffico di rifiuti, corruzione e turbativa d’asta
Ancona, 27 ottobre 2023 – Cinque persone, tra cui un imprenditore e tre pubblici ufficiali, sono state arrestate dalla Guardia di Finanza.
E assieme ai Carabinieri Forestali e dalla Capitaneria di Porto di Ancona, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona.
I reati contestati sono:
- traffico illecito di oltre 2.000 tonnellate di rifiuti, anche pericolosi, di varia natura;
- corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa ai danni dello Stato.
Le indagini, iniziate nel 2020, hanno portato alla luce un sistema consolidato di favori e tangenti.
Sistema posto in essere dagli amministratori di fatto di un’impresa con sede legale nel comune di Jesi.
In particolare, gli imprenditori indagati avrebbero ottenuto appalti pubblici attraverso turbative d’asta e smaltivano illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti.
In particolare, le indagini relative agli appalti irregolari hanno riguardato opere realizzate nell’ultimo triennio presso strutture sanitarie della provincia di Ancona.
Dal punto di vista dei reati ambientali, è risultato che gli imprenditori indagati avrebbero smaltito terre contaminate da idrocarburi pericolosi.
Idrocarburi in una buca dislocata negli spazi di pertinenza di un asilo nel comune di Jesi.
E altre 72 tonnellate di rifiuti di varia natura occultati in una buca di 800 metri cubi scavata in un’area oggetto di fallimento.
Sarebbe stato altresì accertato lo smaltimento di oltre 325 tonnellate di rifiuti di varia natura tra i quali:
terre contaminate da idrocarburi presso una ex cava di proprietà dell’impresa indagata e in particelle demaniali site sulla sponda sinistra del fiume Esino vincolate paesaggisticamente.
L’Autorità Giudiziaria dorica ha pertanto disposto anche il sequestro preventivo dei tre siti oggetto di smaltimenti illegali dei rifiuti.
foto di repertorio.