11 Ottobre 2024 17:08
La milizia Houthi lo ha rapito Al-Hakimi in una strada a Sana’a 50 giorni fa e ha impedito alla sua famiglia di vederlo
Un dipendente di un’organizzazione internazionale è morto nelle carceri della milizia Houthi in Yemen. Questo è accaduto 50 giorni dopo essere stato rapito in una strada pubblica nella capitale yemenita, Sana’a. Nuova prova delle pratiche della milizia nelle sue prigioni.
Fonti della famiglia della vittima hanno riferito che il giovane “Hisham Al-Hakimi”, responsabile della sicurezza presso l’ufficio dell’organizzazione “Save the Children” nello Yemen, è morto. E’ deceduto in una prigione appartenente al servizio di sicurezza e intelligence della milizia Houthi a Sana’a.
Il sito di notizie yemenita “Al-Masdar Online” ha citato fonti secondo cui la milizia Houthi ha chiamato la famiglia di Al-Hakimi per consegnare il suo corpo. Ha detto loro che era morto in prigione, senza ulteriori dettagli sulle cause della sua morte.
Secondo le fonti, la famiglia di Al-Hakimi ha rifiutato di ricevere il suo corpo. Chiede un’autopsia per determinare le cause della morte. Soprattutto perché è stato loro impedito di fargli visita o di nominare un avvocato per difenderlo dal suo arresto.
La milizia Houthi aveva rapito Al-Hakimi in una strada a Sana’a 50 giorni fa. Lo aveva rinchiuso in una delle sue prigioni a Sana’a. Amici di Al-Hakimi chiedevano alla sua famiglia di non parlare del suo arresto per garantire il suo rilascio rapido, come spesso accade con i detenuti.
Le organizzazioni yemenite per i diritti umani hanno registrato decine di vittime morte nelle carceri delle milizie Houthi. attribuiscono le cause della loro morte alle torture a cui sono sottoposte in quelle prigioni.