2 Dicembre 2024 12:49
Scoperte dalla guardia di finanza di Belluno cooperative del sud che somministrano lavoro a supermercati del bellunese utiizzando lavoro nero.
Lavoro nero nel bellunese
Due cooperative gestivano l’organizzazione che nel bellunese gestiva il lavoro nero da somministrare a supermercati locali fatturando regolarmente i servizio.
La Guardia di Finanza ha individuato due cooperative, con sede a Napoli e Roma, sulle quali stanno effettuando ulteriori controlli nell’ambito di un’operazione destinata ad allargarsi.
I finanzieri hanno controllato esercizi commerciali della provincia, localizzati in particolare tra Ponte nelle Alpi e Limana
Oltre alle due cooperative nella vicenda sono coinvolti anche due supermercati del bellunese.
Le cooperative, in pratica, svolgevano l’attività di caporalato somministrando lavoratori prevalentemente di origine pakistana.
I lavoratori venivano reclutati in nero e il loro lavoro veniva “affittato” con regolare fattura a supermercati che li impiegavano per rifornire gli scaffali.
Questa attività illecita tra cooperative che gestiscono il caporalato e supermercati che fingono di non vedere ormai si è largamente diffusa.
Cooperative farlocche
L’esigenza di trovare personale da utilizzare per tempi limitati e prestazioni di basso livello ha aumentato a dismisura l’attività delle cooperative farlocche che somministrano lavoro.
Le finte cooperative reclutano lavoratori di origine prevalentemente pakistana senza contratto e con compensi da fame.
Le Fiamme Gialle, nei locali controllati, hanno individuto 17 lavoratori in nero, di cui 10 sono legati al giro delle Coop.
Inoltre hanno trovato 13 esercizi commerciali che operavano irregolarmente.